Un luminoso parto naturale nella provincia modenese, la Cambogia a meno sette gradi. Le floride illustrazioni di Giada Florindi incorniciano gli appunti comici e teneri del padre di Ester, Capra (componente della band Gazebo Penguins), sullo sfondo musicale di “Capire Settembre” dei Fine Before You Came.
Il racconto esoterico di Gioele Valenti ispira le visioni dilatate italo-svedesi di Äduo. Muffe, fluorescenze e gli influssi dell’indormia, detta altrimenti stramonio, coprono gli angoli di vecchi ruderi, come membrane gastriche, mentre Edipi e vecchi leoni dormono tumefatti, sulla musica degli Squadra Omega.
Le parole di Alessandra Perongini e i disegni di Alice Socal s’insinuano dentro quei condomini anneriti, all’ombra di segreti adottati e cortili tappezzati di aghi di pino. L’autrice mette il lettore a testa in giù e fotografa da angolazioni stranianti una piccola storia funebre. La traccia è “Persa” degli Altro.
In occasione del MI AMI 2011, abbiamo chiesto a Davide Coppo, vincitore del MI PENSI 2010, di farci un regalo. E lui ha scritto questo racconto minimalista, una storia a due che scorre lungo gli anni, mentre si diventa grandi e si stringono mani. Illustrazione di Andreco e “Wes Anderson” dei Cani di sottofondo.
Il punto di vista è quello delle rotaie che bruciano verso Parigi. C’è il nero ferroso, il piombo, i graffi. Ma anche il bianco accecante – e un grido intagliato nel letto. “Cenere non polvere” è il racconto magmatico di Cristina Cipriani affrescato dai disegni cinerei di Daniela Tieni e dall’infuocata “Lezioni di poesia” di Giorgio Canali.
I Massimo Volume in sottofondo e davanti l’inverno più freddo possibile, con le macchine che surfano sull’asfalto e le città bloccate e minacciate dai blackout mentre le persone cambiano, spariscono o smettono di essere divertenti. Gli acquarelli sono di Salvatore Zanfrisco, il racconto di Claudia Selmi.
Metamorfosi di sospiri e pensieri pop-up trasformano vecchie foto in paesaggi italiani in corsa. Il racconto di Alex Urso è accompagnato dai ritratti di Marino Neri e dal brano musicale Calls&Letters di Mr Milk.
Sullo sfondo del racconto di Nur Al Habash s’irraggiano il Pantheon e una Roma innervata di esistenzialismi, echi di tram, pomeriggi e fiumi gialli. A colorare le parole distillate, le composizioni di collage e frammenti retrò di Stefania Lusini e la melodia tracciata da “Cary Grant” dei Non Voglio Che Clara.
FA MALE è una trama composta da Simone Caronno e illustrata da D’aria ascoltando “La Scatola” dei Vanessa Van Basten. Il protagonista parassita come un personaggio di Sorrentino aziona i suoi bersagli in modo irreversibile, scacchi di un gioco senza morale. Un biglietto che spunta come una maledizione apre e chiude la storia, come un cerchio senza inizio né fine che grazie al lettore si rinnoverà per sempre.
E’ il primo racconto di Piovono Pietre del 24 dicembre 2009. Lo scrittore è Sandro Giorello. Il brano dei Fine Before You Came è quello che ha dato il nome a tutto il progetto. Un bestiario di peluche di pezza detta i codici surreali di un mondo parallelo in cui le anime, almeno quelle, esistono davvero.