NELL’INONDAZIONE, CON L’INONDAZIONE
Questo brano di Piovono Pietre è a metà tra una confessione, una canzone e una preghiera di redenzione; potrebbe essere un foglio cupo caduto dagli appunti di Hawthorne e la sua lettera scarlatta. Immergetevi nella lettura ipnotica del racconto esclusivo di frederico f., voce del trio Father Murphy, nonché chitarrista e scrittore, che è stato interpretato dalle tavole intense come miniature di Fabio Sera. Da leggere con la colonna sonora di “Joy and rebellion” in streaming.
“Joy and rebellion”, HOW MUCH WOOD WOULD A WOODCHUCK CHUCK IF A WOODCHUCK COULD CHUCK WOOD
Ti sei costretto a dirigerti verso il mare.
Li hai portati con te, perché le onde li trascinassero via.
Non eri forse così sicuro della tua forza di volontà, quindi hai agito impulsivamente.
Intendi dividerli.
Tanto ce ne dimenticheremo.
Verrete lavati via.
Avremo sempre dei rimpianti.
L’alta scogliera non cade a picco direttamente sul mare.
Molti metri più sotto, una piccola spiaggia, fatta della stessa sabbia che si trova nella profondità del mare, molto più al largo.
Sotto quella sabbia, scavando, troveresti solo altra sabbia.
Sabbia che è portata anche a riva, di continuo.
Dalle onde.
Le onde continuano a rimescolare la sabbia, scavano, e ne creano di nuova.
Dalle profondità fino a quella piccola spiaggia.
La scogliera è un gigante coi piedi di argilla quindi, ma tuttora rimane il punto più saldo.
E’ da lì che li osservi, dopo averli portati giù alla spiaggia.
Avrebbero potuto fare il percorso a ritroso, seguirti fino in cima, sulla scogliera.
Ma hanno accettato la tua scelta, aspettando le onde.
Alcuni hanno continuato a fissarti.
Altri hanno scavato delle buche. Cercavano forse risposte. Non certo protezione.
Eri tu a dover assicurare loro protezione, tu che adesso li osservi dall’alto della scogliera.
Avete cercato a lungo una soluzione nelle vostre interminabili discussioni, ignorando del tutto quanto accadeva attorno a voi. Il tempo che trascorreva. Stavate crescendo.
Era tutto nella vostra testa.
Quella testa che conteneva tutti voi.
Loro adesso ti osservano dal basso, con la sabbia sotto le unghie delle dita.
La stessa sabbia che proviene dalle profondità del mare.
Ti dimenticherai di loro?
Non te ne dimenticherai. Sarebbe il tuo fallimento.
Ci vuoi dividere.
Ci hai costretti qui.
Ci hai lasciato ai nostri rimpianti.
Ve ne dimenticherete.
Dopo un lungo percorso, ti sei diretto verso il mare, per far sì che le onde li portassero via.
Hai chiesto alle onde di sciacquarli via, però sei dovuto rimanere a guardare.
Non ad osservare come fossi un testimone.
A guardare per renderti conto di quello che sarebbe successo.
Quello che, nelle tue intenzioni, sarebbe dovuto accadere.
Quando hai sentito il fragore delle prime onde, ti sei inginocchiato.
Hai giunto le tue mani come fossero una cosa sola, non riuscendo neanche ad alzare la testa.
Costringendoti a guardare verso il basso.
Hai provato ad articolare delle parole, riuscendo ad emettere solo un lungo verso gutturale.
Hai aspettato che arrivassero le onde.
Una lunga scena di addio. Ti è sembrato che loro, dal basso, ti salutassero con le mani.
Puoi pensare che le tue azioni non abbiano conseguenze.
O che sia sufficiente chiedere scusa, ripetutamente, sperando che niente sia mai successo.
Sperando che tutto possa ritornare ad un prima.
Al non dover affrontare il giudizio sulle tue azioni.
Hai deciso di lasciare che le onde li trascinassero via.
Hai deciso che ci sarebbe stato un nuovo inizio, a partire da quella scogliera.
Dovrai assumertene le responsabilità.
Intanto forse ti sei liberato di tutte le tue parole.
Ho smesso di seguirti quando hai deviato per la strada che porta al mare.
Fabio Sera nasce in provincia di Brescia nel 1983. Dal 2002 vive a Bologna dove ha conseguito una laurea in Storia dell’Arte. Nel 2008 si è classificato primo al concorso Coopforwords. Le sue prime storie brevi a fumetti sono “Soluzioni” pubblicato su Comicsweb #0 e “Ultimi fuochi”, una storia esposta alla mostra “La memoria dei pesci rossi” all’interno del Festival BilBOlbul 2009. Ha collaborato col gruppo pop Chewingum, per cui ha disegnato copertine, manifesti e magliette.Nel 2010 ha vinto il concorso indetto da Komikazen con il fumetto “Un corpo differente”, che ruota intorno alla storia di Romina Cecconi (Romano) la prima transessuale in Italia a cambiare sesso, raccontata attraverso i ricordi della sua vita. Fabio Sera disegna attraverso una tecnica particolare: lavora con i pastelli su fogli neri. E’ una tecnica che gli permette di ottenere un segno più morbido, e di creare una specie di “pasta” in cui cose, figure e sfondi restano come “intrappolati”. http://nelfrattempoaltrove.blogspot.it/
frederico f. suona nel trio Father Murphy come Reverend freddie ed è uno dei creatori dell’etichetta Madcap collective. http://fathermurphy.blogspot.it/